Di noi


Il vino, specialmente in Italia, è la poesia della Terra



Mario Soldati

Il nostro obiettivo è offrire un’esperienza gustativa unica per gli appassionati che sono alla ricerca di autenticità e che non si accontentano di vini standardizzati. Vogliamo farvi scoprire l’unicità del territorio e del vitigno.


Utilizziamo solamente uve provenienti dai nostri vigneti, coltivati con metodi biologici e agricoltura rigenerativa, garantendo la maggior sostenibilità ambientale e zero residui di pesticidi nel prodotto finale. Vinifichiamo nel maggior rispetto delle caratteristiche del vitigno, del nostro territorio e della stagione.


Produciamo vini che si distinguono nettamente tra di loro, ognuno dei quali è la massima espressione del trittico vitigno – territorio – annata






Il vigneto modella il territorio e noi come viticoltori abbiamo questa responsabilità. Penso che sia nostro dovere coltivare in armonia con la natura e col minor impatto possibile sull’ambiente. Questa armonia si raggiunge ricercando sinergie in quel che l’ecosistema offre, piuttosto che con interventi chimici, come la promozione di un naturale equilibrio tra insetti utili e parassiti oppure una corretta gestione di piante da sovescio e cover crops per riequilibrare e rigenerare la microflora e gli elementi nutritivi del terreno.



Questi sono i valori che ritrovate in ogni nostra bottiglia oltre alle sensazioni autentiche del territorio dei Colli Orientali.



Il vino è cultura, di questo siamo fermamente convinti. Il vino si esprime partendo dalla vite. Ogni vite che piantiamo è la nascita di questa espressione artistica. In un bicchiere di vino si riassume il territorio, la storia e il lavoro dell’uomo che da millenni si dedica alla viticoltura.

In Italia le persone sono orgogliose dei vini del proprio territorio come lo sono dei loro monumenti, per il legame millenario che si è creato.

Nel 2024 celebriamo 500 anni di storia. Sebbene i ritrovamenti archeologici evidenziano un insediamento all’epoca degli antichi romani, è nel 1524 che appare per la prima volta come Tenuta Praducello. Acquistata nel 1814 dalla famiglia Rubini, è da allora conosciuta tenuta Villa Rubini. Generazione dopo generazione ha coltivato ed intensificato la coltura della vite. Nel 2021, si è aperto un nuovo capitolo quando Dimitri Pintar ha assunto la gestione, concentrando gli sforzi negli storici cru di Vigna Aratorio della Tesa, Vigna Pra del Molino e Vigna Aratorio di Praducello.


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